Il giustificato motivo oggettivo rappresenta la necessità del datore di lavoro di procedere alla soppressione del posto o del reparto cui è addetto il singolo lavoratore per ragioni non legate al lavoratore e alle sue capacità personali, ma inerenti l’attività produttiva, l’organizzazione del lavoro ed il suo funzionamento.
Il giustificato motivo oggettivo, quindi, può consistere sia nella soppressione di un determinato posto di lavoro, sia nella fine di lavori o di una fase lavorativa o produttiva.
In tutti i casi però il datore dovrà dimostrare che il licenziamento è l'unica strada percorribile, non essendo possibile variare le mansioni del lavoratore.
Ti interessa questo articolo? Iscriviti, è la cosa giusta da fare
Il giustificato motivo oggettivo, quindi, può consistere sia nella soppressione di un determinato posto di lavoro, sia nella fine di lavori o di una fase lavorativa o produttiva.
In tutti i casi però il datore dovrà dimostrare che il licenziamento è l'unica strada percorribile, non essendo possibile variare le mansioni del lavoratore.
Nessun commento:
Posta un commento