Con il termine assegno bancario si intende un titolo di credito esecutivo che contiene un vero e proprio ordine di pagamento del titolare del conto corrente alla propria banca di pagare una somma di denaro determinata ad un beneficiario o a se stesso.
Colui che emette un assegno viene definito "traente", il "trattario" è la banca presso la quale il traente ha il conto corrente, mentre il "beneficiario" è colui al quale deve essere pagato l'assegno, una volta identificato dalla banca.
Il primo assegno bancario fu emesso dalla Hoare's Bank di Londra nel 1763 mentre in Italia la prima norma organica risale a tempi molto più recenti: Regio decreto del 21 dicembre 1933 n° 1736.
Perchè un assegno bancario sia valido, devono essere rispettate due condizioni. La prima è rappresentata dal rapporto di provvista, ovvero dalla presenza della somma di denaro all'interno del conto corrente del traente, la seconda è la concessione da parte della banca di emettere assegni (circostanza che coincide solitamente con il rilascio di un blocchetto de assegni).
Per essere valido l'assegno deve essere integro: uno spigolo tagliato fa sì che l'assegno non possa circolare e non possa essere accettato in pagamento perchè potrebbe essere stato rubato.
La valuta invece è la data a partire dalla quale una somma diventa fruttifera, normalmente è un giorno non festivo a partire dal quale inizia o cessa il decorso degli interessi, non è la data in cui diventa disponibile la somma dell’assegno.
Perchè un assegno bancario sia valido, devono essere rispettate due condizioni. La prima è rappresentata dal rapporto di provvista, ovvero dalla presenza della somma di denaro all'interno del conto corrente del traente, la seconda è la concessione da parte della banca di emettere assegni (circostanza che coincide solitamente con il rilascio di un blocchetto de assegni).
Per essere valido l'assegno deve essere integro: uno spigolo tagliato fa sì che l'assegno non possa circolare e non possa essere accettato in pagamento perchè potrebbe essere stato rubato.
La valuta invece è la data a partire dalla quale una somma diventa fruttifera, normalmente è un giorno non festivo a partire dal quale inizia o cessa il decorso degli interessi, non è la data in cui diventa disponibile la somma dell’assegno.
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