Può accadere che un assegno emesso in nostro favore venga smarrito o, peggio, che ci venga rubato. In tali casi è possibile ottenere il rimborso dell'assegno mediante o la lettera di manleva o effettuando una procedura di ammortamento.
Con la lettera di manleva, infatti, si garantisce al nostro debitore che l'assegno è andato veramente distrutto o rubato e, nel caso venisse successivamente recuperato, ci si impegna a restituirlo ovvero a rifonderne l'importo. Va da sé che tale situazione presuppone un rapporto fiduciario tra creditore e debitore. Infatti se il debitore accetta la lettera di manleva si impegna a consegnare al creditore un nuovo assegno.
Diversa è la procedura di ammortamento, che si instaura solo dopo aver effettuato la denuncia di distruzione e/o smarrimento del titolo avanti gli Organi di Polizia. Dopo aver promosso la procedura di ammortamento il giudice, verificata la presenza di tutti i dati essenziali dell'assegno distrutto e/o smarrito (numero, data, importo, beneficiario) emette un decreto col quale dichiara che, trascorso un periodo di 90 giorni, l'assegno denunciato viene dichiarato "nullo" e il debitore dovrà rimborsare l'importo del titolo al creditore.
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Diversa è la procedura di ammortamento, che si instaura solo dopo aver effettuato la denuncia di distruzione e/o smarrimento del titolo avanti gli Organi di Polizia. Dopo aver promosso la procedura di ammortamento il giudice, verificata la presenza di tutti i dati essenziali dell'assegno distrutto e/o smarrito (numero, data, importo, beneficiario) emette un decreto col quale dichiara che, trascorso un periodo di 90 giorni, l'assegno denunciato viene dichiarato "nullo" e il debitore dovrà rimborsare l'importo del titolo al creditore.
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