Con recentissima sentenza n. 28779 del 19 luglio 2011, la Corte di Cassazione ha ribadito che in ambito lavorativo, responsabili e garanti dell'incolumità sono sia il datore di lavoro sia il responsabile del servizio di prevenzione e protezione.
In particolare, in capo al datore di lavoro grava l'onere di preservare l'incolumità fisica del lavoratore e di salvaguardia la personalità morale dei propri dipendenti. Conseguentemente, ove non ottemperi a tali obblighi di tutela, gli verrà imputato in forza dell'art. 40 c.p. (causalità omissiva) ogni evenutale evento lesivo collegato. E ciò vale sempre, anche qualora l'infortunio sia causato dall'imprudenza o dall'imperizia del lavoratore.
Ai titolari della sicurezza, invece, compete l'onere di istruire i lavoratori sui rischi connessi alle attività lavorative e sulla necessità di adottare tutte le opportune misure di sicurezza, oltre che il compito di controllare, in modo continuo ed effettivo, la concreta osservanza delle misure predisposte. Per questo motivo in capo agli RSPP è previsto l'obbligo di frequentare ogni 5 anni un corso di formazione, affinchè non siano impreparati sulla normativa e siano consapevoli di eventuali conseguenze penali.
Tutte le volte in cui il responsabile della sicurezza non segnalerà al datore di lavoro la presenza di una situazione potenzialmente pericolosa, privando il datore stesso della possibiltà di neutralizzarla, si dovrà parlare di corresponsabilità tra datore e responsabile nel verificarsi dell'eventuale infortunio.
Fonte: Suprema Corte di Cassazione, sent. n. 28779 del 19 luglio 2011
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In particolare, in capo al datore di lavoro grava l'onere di preservare l'incolumità fisica del lavoratore e di salvaguardia la personalità morale dei propri dipendenti. Conseguentemente, ove non ottemperi a tali obblighi di tutela, gli verrà imputato in forza dell'art. 40 c.p. (causalità omissiva) ogni evenutale evento lesivo collegato. E ciò vale sempre, anche qualora l'infortunio sia causato dall'imprudenza o dall'imperizia del lavoratore.
Ai titolari della sicurezza, invece, compete l'onere di istruire i lavoratori sui rischi connessi alle attività lavorative e sulla necessità di adottare tutte le opportune misure di sicurezza, oltre che il compito di controllare, in modo continuo ed effettivo, la concreta osservanza delle misure predisposte. Per questo motivo in capo agli RSPP è previsto l'obbligo di frequentare ogni 5 anni un corso di formazione, affinchè non siano impreparati sulla normativa e siano consapevoli di eventuali conseguenze penali.
Tutte le volte in cui il responsabile della sicurezza non segnalerà al datore di lavoro la presenza di una situazione potenzialmente pericolosa, privando il datore stesso della possibiltà di neutralizzarla, si dovrà parlare di corresponsabilità tra datore e responsabile nel verificarsi dell'eventuale infortunio.
Fonte: Suprema Corte di Cassazione, sent. n. 28779 del 19 luglio 2011
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