Siamo entrati nella fase 2 - covid19, il lockdown per molte attività produttive è terminato, sono riaperti i cantieri, e, con le dovute cautele e nel rispetto del distanziamento sociale, una parte dei lavoratori è tornato in azienda. Ma una parte corposa di dipendenti, sia nel pubblico che nel privato, continuerà ancora a svolgere le proprie attività da casa in smart working, partecipando a riunioni infinite in videocall, con reperibilità 24 ore su 24 e sempre pronti ad accendere lo schermo del pc in qualsiasi momento.
Ad oggi, dopo oltre due mesi, sono infatti tantissimi i lavoratori rinchiusi in casa, privi di qualsiasi perimetro di garanzie, regole e benefit.
Non risulta infatti sufficiente indicare come “smart working” qualsiasi attività svolta da casa, occorre invece che l’attività lavorativa venga regolamentata per obiettivi, per orari, fornendo al lavoratore abbonamenti a internet e altri benefit, ma sopratutto fornendo regole chiare su disponibilità e reperibilità.
E’ evidente pertanto la necessità di una integrazione della L. 81/2017.
Per questo motivo, in una situazione di lacuna normativa come quella attuale, contattaci. Siamo a disposizione per aiutare le aziende a trarre maggior il beneficio dallo smart working, prevenendo il verificarsi di situazioni lavorative spiacevoli, complice anche la tensione degli ultimi mesi.
La consulenza fornita sarà funzionale a gestire in modo giuridicamente corretto questo potente strumento di lavoro aziendale.
La consulenza fornita sarà funzionale a gestire in modo giuridicamente corretto questo potente strumento di lavoro aziendale.
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