Lo Studio Legale Nappo nasce con l’obiettivo di offrire alla Clientela assistenza e consulenza con particolare attenzione alle questioni riguardanti il diritto commerciale e societario, il diritto tributario, il diritto informatico, la contrattualistica, la protezione dei dati, i marchi e brevetti, nonché in ambito di diritto del lavoro e previdenziale, offrendo al cliente strumenti validi e continuità del servizio, serietà, competenza, preparazione e celerità d'azione per rispondere in tempo reale alle problematiche sottoposte. L’attività professionale offerta è sia di carattere stragiudiziale, sia di carattere giudiziale avanti a tutte le Magistrature. Attualmente l'Avv. Milena Nappo è DPO Certificato e Gestore della Crisi da Sovraindebitamento, è inserito nell'elenco dei legali esterni di ANAS Emilia Romagna e del Comune di Terre del Reno, è consigliere del Gruppo Professioni CNA di Ferrara e membro del CID CNA Impresa Donna Ferrara, è consulente per ASPPI Ferrara - Poggio Renatico, e fa parte della prestigiosa associazione Fidapa BPW Italy.

RESIDENZA E DOMICILIO: DIFFERENZE

La legge è molto chiara nel definire cosa si deve intendere per residenza e cosa per domicilio.

Precisamente, per residenza si intende  il luogo in cui si vive abitualmente. La residenza, quindi, diventa la casa principale, quella in cui si vive stabilmente, quella che si vuole usare come appoggio nel tempo. Letteralmente la definizione di residenza è “luogo in cui la persona ha dimora abituale".

Diverso è il domicilio, ovvero la sede principale degli affari e interessi.

Spesso domicilio e residenza coincidono. Tuttavia, trattandosi di due concetti ben distinti tra loro, i due indirizzi possono essere differenti. La residenza, infatti, pare attendere alla sfera privata, mentre il domicilio pare riferirsi esclusivamente all’ambito lavorativo.

In realtà, per affari ed interessi non si intendono solo ed esclusivamente quelli di tipo economico, ma anche quelli di tipo personale e/o affettivi.

Per poter scegliere il proprio domicilio non serve alcuna formalità, sarà infatti sufficiente una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà. Sarà dunque possibile dichiarare, sotto la propria personale responsabilità e consapevoli delle sanzioni penali previste per il reato di falso, di essere domiciliati in un certo luogo.

Il concetto di domicilio, dunque, non deve essere confuso con quello di domicilio fiscale, che rappresenta il luogo in cui si decide di pagare le tasse e di ricevere tutte le notifiche e gli avvisi dell’Agenzia delle Entrate.

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